Considerato il padre della psicoanalisi, fu il primo a ritenere che l’inconscio esercitasse influssi determinanti sui comportamenti e sui pensieri umani, nonché sulle interazioni tra gli individui.
Importanti i suoi contributi agli studi sul’isteria, considerata un disturbo della psiche e non una simulazione.
Fu da questi studi, affrontando anche le difficoltà incontrate da Breuer, che iniziò a costruire alcuni principi basilari della psicoanalisi, come il concetto di resistenza ed il rapporto medico - paziente che scaturiva dal transfert.