Persona eclettica e dal grande ingegno, fu uno studioso interessato ai diversi aspetti della conoscenza umana, passando dalla matematica alla chimica, dal magnetismo all'anatomia.
Si laureò a Jena nel 1813 con una tesi Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, nella quale pone le basi gnoseologiche del suo sistema.
La sua opera di maggiore, che non riscosse grande successo di pubblico all’epoca, è Il mondo come volontà e rappresentazione: la verità da cui muove la riflessione filosofica è che il mondo da cui siamo circondati non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto a colui che se lo rappresenta, cioè a noi stessi.