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Padre Girolamo Moretti 1879-1963

Il frate francescano Padre Girolamo Moretti è il capostipite della grafologia italiana, imponendosi, negli anni venti, quale pioniere. Probabilmente la sua forte personalità e la sua incontestabile intuizione lo spinsero a sperimentare in prima persona, ad indagare con fervore sul carattere le le corrispondenze grafiche, senza seguire un metodo già avviato e sistematizzato come poteva essere qullo di Crépieux-Jamin.

Anche nella visione morettiana, come in quella francese, al segno grafico non va applicato un significato univoco. Per altro l’attenzione va oltre la psiche, rivolgendosi anche al corpo umano del quale individua, nella grafia, varie modalità di espressione.

In effetti riconosce nella scrittura principalmente i tratti somatici, evidenziando il rapporto che intercorre tra il soma e la psicologia dello scrivente. Punto fondamentale è comunque l’importanza delle caratteristiche personali uniche ed irripetibili di ogni essere umano.

Il suo primo lavoro, Manuale di Grafologia, che pubblicò con lo pseudonimo di Umberto Koch, fu l’inizio della sperimentazione, che avrebbe portato ad un metodo con solide basi scientifiche.

In Virtù e difetti della Grafologia, troviamo la misurazione quantitativa in decimi dei segni grafologici, i quali permetteranno di stabilire il tono con cui la psiche influisce sugli atteggiamenti dell’individuo.

Nel 1940 Padre Moretti fu destinato al convento di Mondolfo, dove poté occuparsi in modo particolare dei suoi studi e delle sue ricerche di grafologia. Fu in questo periodo che svolse una intensa attività di grafologo, collaborando con riviste e giornali; fu consulente per tribunali, aziende e privati; scrisse e pubblicò varie opere.

Fin dall'inizio della sua attività aveva cercato di formare collaboratori che lo aiutassero nelle sue ricerche e nelle sue sperimentazioni e insieme con alcuni di questi costituì l'Istituto Psicografico Italiano (Verona) e la Psicografica (Pesaro).

Per interessamento del discepolo e collaboratore Lamberto Torbidoni, nel 1958, fondò ad Ancona nell'ambito del proprio ordine religioso, lo Studio grafologico Fra’ Girolamo che, tra l'altro, promosse a Sestola (Modena) il primo Congresso Nazionale Italiano di Grafologia (1961), la fondazione dell'Associazione Grafologica Italiana (AGI) e programmò la pubblicazione organica delle numerose opere del fondatore. Nel 1969 lo Studio, in seguito ad un'organica strutturazione delle sue molteplici attività, si trasformò in Istituto grafologico G. Moretti.

L’innovazione del metodo fu la cosiddetta grafometria: ad ogni segno grafico è assegnata una valutazione quantitativa (per cui ogni segno viene misurato secondo una scala decimale), che qualitativa (attraverso cui si possono rilevare le qualità innate).

Convento di Mondolfo

I segni sostanziali sono i segni che maggiormente informano sulla costituzione psicofisica individuale; i segni modificanti sono i segni che modulano e a volte apportano variazioni ai sostanziali; e i segni accidentali sono i segni che introducono elementi accessori, ma singolari.

Ogni segno grafologico ha un valore assoluto nell’interazione con altri segni, ed il criterio di misura ideato da Padre Moretti consente una oggettività di analisi che ha tolto molto all’improvvisazione dei primi grafologi.

Ai segni egli non diede solo un significato grafologico, ma anche neurofisiologico.

Ha applicato il suo metodo in molti settori della grafologia:

  1.   Il corpo umano dalla scrittura (rapporto tra scrittura e particolarità somatiche);

  2.   Scompensi, anomalie della psiche e grafologia (implicazioni di carattere neuropatico);

  3.   Grafologia pedagogica;

  4.   Grafologia e pedagogia nella scuola dell’obbligo;

  5.   Facoltà intellettive e attitudini professionali dalla grafologia;

  6.   Grafologia sui vizi;

  7.   Perizie grafiche su base grafologica;

  8. Grafologia differenziale (passione predominante), ovvero la sintesi personale della psiche in  relazione alla sua istintività, alla passionalità ed agli interessi.

Gli eredi del patrimonio culturale e scientifico lasciato da Moretti non solo ne continuano l'opera e ne approfondiscono la dottrina, ma ne favoriscono un serio confronto con altre metodologie italiane ed estere scientificamente valide.

Padre Girolamo Trattato di Grafologia

La sua opera più importante, Trattato di grafologia, appare a partire dal 1948, seguito da molteplici edizioni. Moretti classifica in modo logico 80 specie grafiche, facendo una distinzione tra segni sostanziali, modificanti e accidentali.